Articolo pubblicato dal Centro a cura di Rocco Coletti
Giuseppe Donatelli, come sta?
«Bene, grazie. Anche se mi trovo in ospedale, godo di buona salute».
Quando lascerà il reparto di cardiologia a Pescara?
«Spero presto, forse lunedì (domani, ndr)».
Tornerà subito al campo?
«Fosse per me non esiterei un attimo, ma dovrò ascoltare i consigli dei medici. Poi, vedremo che cosa fare».
Nel frattempo il suo Miglianico gioca a Chieti.
«E’ la terza partita che salto. E’ da una settimana che sono qui, in ospedale. Da una parte c’è la gioia per aver intercettato in tempo un problema di salute, dall’altra il rammarico per non aver potuto seguire da vicino la squadra».
E’ vero che fa l’allenatore dall’ospedale?
«Diciamo di sì, mi aiutano molto i ragazzi e i collaboratori. Sono sempre in contatto con il direttore sportivo Tacconelli e con il preparatore atletico Cieri che porta avanti il lavoro settimanale. E poi mi sento anche con i ragazzi che, tra l’altro, sono venuti a trovarmi in ospedale».
E’ lei che fa la formazione?
«In pratica sì. Vengo ragguagliato del lavoro svolti e cerco di decidere di conseguenza».
Non sta andando granché bene, dal momento che la squadra è uscita dalla zona play off.
«Ma sia domenica scorsa all’Aquila che mercoledì, in casa, contro il Notaresco il Miglianico ha giocato bene e meritava molto di più. Non ci sta girando bene. Ma sono certo che il vento cambierà, fermo restando che comunque stiamo disputando un bel campionato».
Contro il Chieti squadra al completo?
«Praticamente sì, anche se l’attaccante Del Gallo è tornato ad allenarsi da poco dopo una lunga inattività dovuta a problemi muscolari. Vedremo».
Ma almeno le fanno vedere la televisione?
«Soltanto da un paio di giorni, ma c’è Tacconelli che mi ha riferito tutto sulla squadra e su come ha giocato».
In bocca al lupo!
«Crepi. Spero di tornare presto in mezzo al campo».
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