sabato 15 novembre 2008

Fair Play ... "Arbitro, non è gol". E il ragazzino albanese commuove il pubblico


Categoria Allievi: Vigonza contro Borgoricco.
La rete, l’ammissione, gli applausi.

Articolo pubblicato da "Il Mattino di Padova" da Marianna Pagliarin.

VIGONZA. Pubblico in piedi e un lungo applauso, persino un briciolo di commozione. E lui, il ragazzino albanese che sorride, e fa un piccolo cenno di ringraziamento. Dai ragazzi c’è da imparare.
Parliamo di un episodio accaduto domenica scorsa sul campo parrocchiale di Codiverno. Vigonza-Borgoricco, categoria Allievi (sedicenni). E’ il 20’ del primo tempo, gli ospiti sono già in vantaggio. Un lungo lancio di Filippo Dandolo giunge a Orjad Verjoni che, dal fondo, serve al centro Davide Tramarin. Palla in rete, l’arbitro fischia il gol e si dirige verso metà campo. Ma il giovane albanese corre verso il direttore di gara, lo raggiunge. Il pubblico vede i due parlottare. E poi l’arbitro dare la mano al ragazzo. E annullare il gol!
E’ successo semplicemente che Orjad ha detto all’arbitro che il pallone era già uscito sul fondo al momento del suo passaggio prima del gol. Il pubblico, per la verità, ci ha messo un po’ a capire cosa accadeva, ma poi è scattato un grande applauso.
«Tutti si sono complimentati con me, anche l’allenatore dei nostri avversari», dice adesso Orjad, da sette anni in Italia e da tre nella squadra giovanile del Borgoricco, paese dove vive con i genitori. E aggiunge: «Sono contento, ma quello che ho fatto l’ho fatto senza pensarci, mi è venuto normale dire la verità. Comunque abbiamo vinto la partita e ho fatto anche due gol!».
Gianni Vecchiato, dirigente della società in cui giochi, il Borgoricco, dice che sei molto amato nel gruppo e sei diventato un trascinatore della squadra. Vero?
Sì, mi trovo molto bene con i miei compagni, gioco qui da tre anni e ho un bellissimo rapporto con tutti. Il signor Vecchiato ha molta stima in me e lo ringrazio. Poco tempo fa mi ha chiesto se ero interessato ad aiutare ad allenare i bambini dei Primi Calci. Mi piacerebbe tantissimo, ma finchè vado a scuola non ho molto tempo.
A proposito di scuola, cosa studi e cosa sogni per il tuo futuro?
Frequento una scuola per geometri a Mirano, in provincia di Venezia, e spero di diplomarmi con il massimo dei voti e diventare un buon geometra, ma soprattutto di essere una brava persona.
Nel calcio sei già di esempio per molti dopo il bel gesto di domenica.
Ho fatto quello che mi sentivo di fare, senza pensarci. Era la cosa giusta. Mi hanno insegnato il rispetto per gli altri, sia in famiglia, sia in squadra. E anzi vorrei ringraziare la società del Borgoricco che crede in me e crede anche nel mio sogno...
Il sogno è di fare il calciatore, per caso?
Eh sì! Sarà banale e comune, ma è il mio grande sogno.
Nel calcio ci sono tanti campioni che vengono presi come esempio dai più giovani. Hai un modello di riferimento?
Sì, certo, stimo moltissimo Del Piero e Kakà, li trovo spettacolari! Però io sono interista...
(E nel fair play questo piccolo campione ha dato tutti una bella lezione).

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