mercoledì 25 giugno 2008

Gli Allenatori che hanno vinto gli Europei di Calcio: All.: Otto Rehhagel (Grecia)


Anno 2004| Paese organizzatore: Portogallo - Squadra vincitrice: Grecia

Nel corso di uno splendido festival del calcio sotto il sole portoghese, la Grecia, squadra solida e pragmatica che giocava al massimo del suo potenziale, ha sorpreso tutte le sue avversarie, meritandosi pienamente il titolo. I greci erano allenati da Otto Rehhagel, un tedesco con una vasta esperienza, in particolare con il Werder Bremen e l'FC Bayern München nella nativa Germania..
Nella gara iniziale ad Oporto, i greci hanno stupito gli appassionati tifosi di casa battendo i portoghesi 2-1. Nei quarti di finale la Francia, campione in carica, non è riuscita ad opporsi alla determinazione della Grecia ed è uscita sconfitta. Stessa sorte in semifinale la Repubblica Ceca, favorita per la vittoria finale dopo alcune eccellenti prestazioni. In finale un colpo di testa di Charisteas su corner ha dato alla Grecia un trionfo che andava al di là dei sogni più audaci.

All.: Otto Rehhagel

Otto Rehhagel (Essen, 9 agosto 1938).
Insieme a Ottmar Hitzfeld, Udo Lattek e Franz Beckenbauer è uno degli allenatori tedeschi più vincenti di tutti i tempi. Attualmente allena la Nazionale greca, con cui ha vinto l'Europeo 2004.
In Grecia qualche volta è chiamato Re Otto (βασιλιάς Όθων), probabilmente con un'allusione a Re Ottone I di Grecia, anche se Rehhagel aveva già questo soprannome quando allenava in Germania. È stato anche soprannominato Rehacle, in riferimento a Eracle, personaggio mitologico figlio di Zeus. Rehhagel stesso ama soprannominarsi Bimbo della Bundesliga (Kind der Bundesliga).
Carriera di giocatore
Rehhagel ha giocato con la squadra del suo paese, il Rot-Weiss Essen, dal 1960 al 1963, anno in cui è iniziata la Bundesliga e in cui è passato all'Hertha Berlino, dove ha giocato fino al 1965. Dal 1965 al 1972 ha giocato con il Kaiserslautern. In Bundesliga ha totalizzato 201 presenze.
Carriera di allenatore
Cominciò ad allenare nel 1974, nel Kickers Offenbach, ma non riuscì ad ottenere un successo immediato. Rimase celebre la sonora sconfitta patita quando allenava il Borussia Dortmund, uno 0-12 contro il Borussia Mönchengladbach dopo il quale la stampa lo soprannominò Otto Torhagel ("Tor" in tedesco significa "gol" e "Hagel" "grandinata").
Werder Brema
Dopo aver ricoperto alcuni incarichi a breve termine allenò il Werder Brema dal 1981 al 1995. In questi quattordici anni Rehhagel trasformò il Werder da un club minore ad una potenza calcistica tedesca, che mandava in estasi gli spettatori con un gioco dal ritmo spumeggiante e dalla difesa ermetica. In questo periodo il Werder Brema si affermò come uno dei club più potenti della Bundesliga, superando gli odiati rivali dell'Amburgo e diventando così la squadra settentrionale più forte e dando vita ad una lotta pluriennale con il Bayern Monaco per il predominio calcistico tedesco. In questo periodo Rehhagel sfornò una serie di stelle internazionali del calibro di Rudi Völler, Karlheinz Riedle, Dieter Eilts, Marco Bode, Mario Basler, Hany Ramzy e Andreas Herzog. Rehhagel guidò la squadra di Brema alla vittoria di due campionati tedeschi, nel 1988 e nel 1993, e di due Coppe di Germania, cui si aggiunge una Coppa delle Coppe (1992).
Bayern Monaco
Dopo 14 anni d'oro Rehhagel lasciò Brema per assumere l'incarico di allenatore del Bayern Monaco nella stagione 1995-1996. In un anno deludente ma finanziariamente positivo (6° posto in Bundesliga, ma semifinale di UEFA Champions League) il Bayern spese molti soldi per comprare Jürgen Klinsmann, Andreas Herzog, Rehhagel e altri calciatori di primo piano, e tutti si aspettavano che sbaragliasse la concorrenza. Ciononostante, a partire dalla prima giornata Rehhagel si scontrò con la squadra e l'ambiente societario. I suoi modi autonomi e talvolta eccentrici non fecero presa sui giocatori e sulla tifoseria del Bayern. Ben presto il tecnico iniziò ad attirarsi diverse antipatie, anche a causa del credo tattico da lui perseguito e giudicato fuori moda. Il malcontento fu espresso reiteratamente da Klinsmann. Nella seconda metà della stagione la squadra crollò. L'esonero di Rehhagel, rimasto famoso, avvenne tre settimane prima della finale della Coppa UEFA 1995-1996 (che vedeva impegnato il Bayern). Al posto di Rehhagel il Bayern ingaggiò Franz Beckenbauer, che condusse la squadra alla vittoria nella coppa.
Kaiserslautern
Dopo l'esperienza al Bayern, Rehhagel allenò il Kaiserslautern dal 1996 al 2000. Il Lautern, retrocesso dopo una stagione catastrofica, riuscì a risalire in Bundesliga anche grazie a Rehhagel, che portò nuova energia nell'ambiente. All'inizio della stagione seguente l'ipotesi di un piazzamento finale del Kaiserslautern in zona UEFA pareva assai remota, ma la squadra di Rehhagel stupì tutti sbaragliando la concorrenza. Grazie ad uno spumeggiante gioco offensivo ed una carica agonistica inesauribile (dodici partite furono vinte nei minuti di recupero) il Kaiserslautern vinse in modo sensazionale il campionato tedesco nel 1998. Rehhagel guidò la squadra ad altri risultati meno spettacolari ma ugualmente prestigiosi, prima che pesanti dissidi interni e un'imponente campagna polemica contro la sua persona lo spingessero a lasciare il Kaiserslautern.
Nazionale greca
Nel 2001 divenne commissario tecnico della Nazionale greca. La squadra si qualificò direttamente per l'Europeo 2004 precedendo nel suo girone Spagna e Ucraina. Quotata 100 a 1 come vincitrice finale della competizione, la Grecia sconfisse sorprendentemente il Portogallo nella gara d'apertura del torneo (2-1), poi pareggiò con la Spagna (1-1) e perse di misura con la Russia già eliminata (1-2), passando ai quarti di finale in virtù del secondo posto nel girone dopo i padroni di casa portoghesi. Nei quarti la squadra di Rehhagel eliminò la Francia campione d'Europa in carica (1-0) e nelle semifinali estromise dal torneo la Repubblica Ceca, (1-0 dopo i supplementari), entrambe squadre ampiamente favorite alla vigilia. Arrivata in finale, la Grecia sconfisse nuovamente il Portogallo (1-0) e conquistò il primo titolo europeo della sua storia. Rehhagel, visto come il principale artefice dell'inaspettato successo della squadra, diventò il primo allenatore straniero della storia a vincere il Campionato europeo.
Rehhagel adottò una tattica di gioco fortemente difensivistica, adoperando centrocampisti abili fisicamente per frenare gli avversari e un modo di difendere in massa per annullare gli attacchi avversari. Quando gli venne mossa l'accusa di un gioco noioso disse che "Nessuno dovrebbe dimenticarsi che un allenatore adatta le tattiche alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione". Curiosamente il suo periodo al Werder Brema è ricordato per lo scintillante e spettacolare gioco offensivo di cui la squadra beneficiò.
Dopo che Rudi Völler si dimise da allenatore della Germania in seguito all'uscita al primo turno della squadra a Euro 2004, Rehhagel fu considerato da molti un serio candidato per la panchina della nazionale del suo paese. Aveva il supporto del pubblico, sebbene fosse reputato un "indipendente" dall'establishment calcistico. Dopo che tre altri candidati alla panchina della Germania si tirarono fuori di loro spontanea volontà, Rehhagel ricevette un'offerta per allenare la nazionale, ma la rifiutò ufficialmente il 10 luglio.
Malgrado il successo all'Europeo, la Grecia di Rehhagel non fu capace di qualificarsi a Germania 2006, classificandosi al quarto posto in un difficile girone di qualificazione, alle spalle di Ucraina, Turchia e Danimarca.
Ciononistante Rehhagel rimase sulla panchina della Nazionale ellenica e la condusse ad una facile qualificazione al campionato d’Europa 2008, vincendo il proprio girone con 6 punti di distacco dalla seconda qualificata, la Turchia.
(Fonte traduzione da Wikipedia)

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