Articolo pubblicato nelle pagine de "Il Tirreno"
«Caro fair play, noi ti conosciamo, ma non siamo riusciti a trovare il modo di renderti protagonista della nostra partita». È in sintesi il messaggio della lettera di scuse inviata dai giocatori dello Sporting 2000 di Pisa ai coetanei della Stella Azzurra di Pontedera (campionato provinciale Allievi). I pisani sono terzi in classifica, mentre i pontederesi sono ultimi con un solo punto. La Stella Azzurra, falcidiata da squalifiche e infortuni, si è presentata in campio con soli 9 uomini ed è tornata a casa con un passivo devastante: 16-0.
La squadra ospite ha resistito con coraggio per un tempo, andando a riposo sullo 0-3. Poi nella ripresa ha ceduto di schianto, complice anche un infortunio che ha ridotto a 8 gli effettivi in campo. E i padroni di casa hanno dilagato. Inevitabile il dibattito: c’è chi sostiene che lo Sporting in qualche modo doveva “fermarsi” e chi invece ritiene che un atteggiamento del genere sarebbe stato ancora più umiliante per gli sconfitti.
Tra i vincitori però, evidentemente, a mente fredda, nel mix di sentimenti per il verdetto del campo, ha prevalso il rimorso. Tanto da spingere un dirigente a scrivere una lettera di scuse agli sconfitti: «Bisognava usare più fair play, ma i ragazzi non hanno saputo come metterlo in atto. A loro vanno le scuse della dirigenza». Ma in casa pontederese, le scuse non fanno breccia, come testimoniano le parole del presidente della Stella Azzurra, Renzo Morelli: «Credo che invece che chiedere scusa all’indomani della partita, potevano fermarsi prima e per farlo ci sono tanti modi: sostituire i migliori, far girare palla o semplicemente non affondare. E comunque, se una cosa del genere l’avesse fatta una mia squadra, avrei preso il telefono e avrei chiamato il presidente dell’altra società».
E c’è chi però sottolinea che il regolamento “assolve” i pisani. In effetti lo Sporting 2000 e l’arbitro non hanno assolutamente colpa. La Regola numero 3 del calcio (“Numero dei calciatori”) sancisce che nessuna gara potrà aver luogo se l’una o l’altra squadra dispone di meno di sette giocatori; se la gara inizia regolarmente ma una squadra viene a trovarsi, per espulsioni e/o infortuni, secondo la decisione numero 1 dell’Ifab, la gara non dovrà essere proseguita. In genere però, se una squadra è messa molto male sul piano del risultato, e su quello numerico, succede che uno o più giocatori subiscano un infortunio “diplomatico”: appena la squadra rimane in sei l’arbitro fischia la fine.
Difficile dire dove sta la ragione, se era la Stella Azzurra a doversi rifugiare nell’escamotage o se lo Sporting doveva “sbagliare” qualcosa in più. Di certo c’è che evitare quel 16-0 sarebbe stato meglio per tutti
1 commento:
Qua almeno hanno mandato una lettera di scuse. Al Pergocrema quelli dell'Inter hanno mandatoi almeno un sms?
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