sabato 10 maggio 2008

Il Calcio, la mia vita ...


Autore: Pierluigi Busatta

Presentazione Nel mio libro ho cercato di evidenziare quello che ritengo indispensabile sia la mansione primaria degli istruttori, volta a formare le basi della crescita calcistica (equilibrio e coordinazione), soprattutto nel settore giovanile.
Tutto ciò, ritengo sia valido ovunque ci sia un’insufficienza di queste capacità. Io stesso, in tutte le squadre in cui ho allenato, settore professionistico compreso (C2), ho sempre insistito molto su questi concetti d’insegnamento con ottimi risultati finali.
Il suo contenuto è un insieme di narrativa e illustrazioni di carattere tecnico, accostate a episodi vissuti, per consentirne una facile lettura poiché ritengo sia importante collegare le informazioni tecniche a quelle comportamentali per una giusta aggregazione di conoscenze e capacità.
E' uno scritto, un po' romanzato, che percorre tutta la mia vita, dall'infanzia ai giorni nostri, passando attraverso mie considerazioni di carattere generale sul calcio professionistico, dilettantistico e giovanile. Spazia a tutto campo nel panorama italiano, con una attenzione specifica alle metodologie volte ad educare i giovani calciatori nella corsa, nella tecnica di base e nel tuffo, in particolare la spinta, per i portieri.
Un condensato di valutazioni e indirizzi tecnico-comportamentali che possono essere un punto di riferimento per tutti coloro che vivono il calcio, dai giovani, come base di crescita sportiva e di vita, ai genitori, per una loro più ampia informazione, agli appassionati e tifosi e soprattutto di supporto per gli allenatori nella gestione della loro professione, con cui confrontare concetti e quant’altro.
A mio avviso, è necessario conoscere quelle che sono le capacità tecniche dei giocatori a disposizione, attraverso le didattiche descritte, per misurarne equilibrio e coordinazione, nell’esecuzione dei gesti tecnici richiesti, prima di proseguire con le situazioni tattiche, individuali e di gruppo qualunque sia la categoria in cui si opera.
Didattiche che sono da riproporre per tutta la stagione, elevando man mano il tasso di difficoltà, ma ritornando sui propri passi se non c’è crescita adeguata, senza soluzione di continuità. Tornando al settore giovanile, per gli istruttori serve un apprendimento da completare sul campo per verificare e conoscere le metodologie migliori da adottare e acquisire la capacità di trasmettere agli allievi i concetti fondamentali su cui si basano i gesti tecnici del calcio.
Il solo studio non sempre è sufficiente; è indispensabile impararne l’applicazione pratica e “saper vedere” dove e come intervenire. Riporto un passaggio, che ritengo significativo, del mio scritto:
"Prende corpo il mio concetto d'insegnamento, che parte dall'apprendimento della tecnica di base, integrato con nozioni di tattica individuale, piuttosto che di standardizzazioni dei compiti o specializzazioni per ruolo. Nessun indirizzo da consegnare a qualsivoglia sistema di gioco, inteso come schieramento da tenere in campo, e un totale disinteresse per evanescenti belle figure, nascoste dietro vittorie senza apprendimento o crescita sportiva"... .
Recensioni
Adalberto Scemma, giornalista sportivo di grande esperienza, attento conoscitore di tutto lo sport, condiviso da altri suoi colleghi:
"Il libro incuriosisce per il suo carattere atipico rispetto alla solita impostazione dei testi che trattano questo argomento, attrae e appassiona per il suo contenuto e la sua stesura, innovativa per gli appassionati e gli addetti ai lavori, soprattutto per noi giornalisti, nella duplice veste di cronisti e osservatori del mondo dello sport".
Capitoli
0 - capitolo introduttivo
1 - la mia storia di giocatore
2 - la mia storia di allenatore
3 - i fratelli Costenaro
4 - le mie considerazioni generali sul calcio
5 - il settore giovanile (considerazioni, storia, obiettivi)
6 - la mia storia nel settore giovanile
7 - la tecnica di base
8 - la tattica individuale e applicata
9 - il gioco collettivo, sistemi di gioco
10 - il giocatore (formazione)
11 - l’allenatore (formazione e caratteristiche)
12 - l'allenatore (metodologie)
13 - il portiere (didattica del tuffo)
14 - calcio, interessi e mass media
15 - il settore tecnico – leghe – federazioni - arbitri
16 - didattica e metodologia di apprendimento
L'Autore
Pierluigi Busatta (Marostica-VI- 9 settembre/1947) è un ex calciatore italiano attivo negli anni 60-70 nel ruolo di mediano.
Busatta cominciò a dare i primi calci al pallone nella U.S. Marosticense giocando in attacco e mostrando una spiccata predilezione per il dribbling. Con il passaggio alla Virtus Bassano per esigenze tattiche cambiò ruolo trasformandosi in mediano: e tale rimase per tutto il prosieguo della sua carriera. Dal Bassano passò al Treviso in Serie C e in seguito al Catanzaro dove militò per 4 anni contribuendo validamente alla prima promozione in serie A della squadra calabrese. Nel 1972-73 venne acquistato dal Verona e in gialloblù rimase per 6 stagioni distinguendosi per combattività, abnegazione e duttilità nell’adattarsi a diverse esigenze tattiche. Il rapporto con la squadra veneta si chiuse bruscamente nel 1978-79 su decisione della società che scelse la linea verde lasciando “i senatori” liberi di cercarsi un altro club. Il centrocampista vicentino accettò allora l’offerta del Genoa trasferendosi sotto la Lanterna assieme aLuppi, compagno di squadra di tante partite a Verona. Chiuse infine la carriera tornando alle origini, nel Bassano, categoria Dilettanti, per poi intraprendere la carriera di allenatore. (Fonte: Wikipedia)

Nessun commento: